Definizione di Temperatura nella Scienza: tutto quello che conta

Última actualización: novembro 22, 2025
  • La temperatura è una variabile intensiva legata all’energia cinetica media e all’entropia.
  • Calore e temperatura sono diversi: il primo è energia in transito, la seconda è proprietà di stato.
  • Scale e strumenti: Kelvin per la scienza, Celsius e Fahrenheit nell’uso comune; misure con gas, RTD, termistori e pirometri.
  • Dal CMB a 2,725 K ai plasmi a trilioni di °C: la temperatura regola fenomeni in ogni scala.

Concetto di temperatura nella scienza

La temperatura è uno dei concetti cardine della fisica e, allo stesso tempo, una parola che usiamo ogni giorno per dire se qualcosa è caldo o freddo. In termini rigorosi, descrive lo stato termico di un sistema ed è legata al suo equilibrio con altri sistemi. Quando due oggetti scambiano energia finché cessano le variazioni, si dice che hanno raggiunto l’equilibrio termico e condividono la stessa temperatura.

Al di là dell’intuizione sensoriale, la temperatura non è “calore”: il calore è energia in transito dovuta a una differenza di temperatura, mentre la temperatura è una proprietà dello stato. Questa distinzione è essenziale per capire come funzionano le reazioni chimiche, i motori termici, il clima e persino i processi biologici del nostro corpo.

Che cos’è la temperatura? Definizioni macroscopia e microscopia

Storicamente si sono consolidate due prospettive complementari: una macroscopia, fornita dalla termodinamica, e una microscopia, offerta dalla fisica statistica. Nella visione termodinamica, la temperatura è una variabile di stato (intensiva) che descrive i sistemi in equilibrio e si collega direttamente alla legge zero della termodinamica e al concetto di equilibrio termico. La sua misurabilità emerge dalla possibilità di quantificare lo scambio di energia termica sotto forma di calore e dalla seconda legge.

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Dal lato microscopico, la fisica statistica mette in relazione la temperatura con la dinamica delle particelle (atomi, molecole, ioni), associandola all’energia cinetica media per grado di libertà. In un gas ideale classico, ad esempio, l’energia interna dipende solo dalla temperatura e non dalla natura delle particelle. Due gas diversi alla stessa temperatura hanno particelle con la stessa energia cinetica media, anche se le masse sono differenti.

Temperatura e calore: non sono la stessa cosa

È frequente confondere i termini, ma calore e temperatura sono concetti distinti. Il calore è l’energia che si trasferisce tra sistemi a temperature diverse e può avvenire per conduzione, convezione e irraggiamento. La temperatura, invece, misura il livello medio di agitazione delle particelle di un sistema. Nessun termometro “sente” il calore: l’organo sensoriale umano percepisce flussi termici (che dipendono anche dalla conducibilità dei materiali), motivo per cui toccare una fronte non è un metodo affidabile per stimare la febbre.

Quando c’è una differenza di temperatura, il calore fluisce dal corpo più caldo a quello più freddo fino a raggiungere l’equilibrio termico. Se non c’è differenza di temperatura, non vi è flusso di calore. La temperatura è intensiva (non dipende dalla quantità di materia), mentre grandezze come massa, volume ed entropia sono estensive.

Proprietà dei materiali e ruolo della temperatura

Quasi tutte le proprietà fisiche della materia dipendono dalla temperatura: lo stato di aggregazione (solido, liquido, gas, plasma, condensati quantistici), la densità, la solubilità, la pressione di vapore, la conducibilità elettrica. Anche la cinetica chimica è fortemente influenzata dalla temperatura: le reazioni biochimiche del corpo umano operano in modo ottimale intorno a 36,7 °C. Inoltre, la temperatura determina la distribuzione spettrale della radiazione termica, il flusso radiativo totale di un corpo nero e il colore apparente (frequenza al picco).

Un esempio quotidiano è la lampadina a incandescenza: il filamento di tungsteno, riscaldato elettricamente, emette radiazione termica e, a temperature sufficientemente elevate, anche luce visibile. Più alta è la temperatura, più il picco dello spettro si sposta verso frequenze maggiori.

Microscopio della temperatura: energia cinetica, gradi di libertà e zero point

Nella descrizione microscopica, la temperatura cresce con l’aumento dell’energia cinetica media delle particelle, che include non solo la traslazione ma anche rotazione e vibrazione (specie rilevanti nelle molecole bi- e triatomiche). Per un gas ideale con L gradi di libertà per particella, l’energia interna vale U = (L/2) n R T, mentre per particella la media è \(\overline{U} = (L/2) k_B T\). Grazie al teorema di equipartizione, ogni grado di libertà contribuisce con (1/2) k_B T.

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Attenzione alle temperature prossime allo zero assoluto: lo stato di energia di punto zero (zero-point energy) dovuto alla meccanica quantistica fa sì che non esista “immobilità” perfetta anche a 0 K. Inoltre, il moto browniano — visibile al microscopio come agitazione di particelle sospese in un fluido — è una manifestazione indiretta dell’agitazione termica microscopica; fu spiegato da Einstein, che ricevette il Nobel per l’effetto fotoelettrico, mentre i suoi lavori sul moto browniano fornirono prove cruciali dell’atomismo.

Strumenti e metodi: come si misura la temperatura

La temperatura si misura con i termometri, basati su grandezze che variano in funzione di T. I più noti sono i termometri a liquido in vetro (storicamente al mercurio o ad altri fluidi), in cui la dilatazione termica del liquido consente la lettura. In ambito scientifico e industriale si usano anche termometri a gas (a volume o pressione costanti), termoresistenze (RTD), termistori (NTC/PTC) e pirometri (per temperature elevate, tipicamente > 600 °C, tramite radiazione termica).

I termometri a gas sono un riferimento di alta accuratezza perché un gas ideale soddisfa P·V = n·R·T. Impostando condizioni note (p.es. volume costante) si può calibrare una scala misurando la pressione in equilibrio termico con il sistema da caratterizzare.

Unità e scale termometriche

Nel Sistema Internazionale, l’unità di temperatura è il kelvin (K). È pratica comune usare il grado Celsius (°C) per usi quotidiani. Negli Stati Uniti, Belize, Myanmar e Liberia è molto diffuso il grado Fahrenheit (°F) per usi non scientifici. In ambito scientifico si impiega il kelvin, perché lega direttamente la temperatura alle definizioni termodinamica e statistica.

Relazioni comuni: K = °C + 273,15; °C = (°F − 32) × 5/9; °F = (°C × 9/5) + 32. Per la scala assoluta in ambito anglosassone si usa anche Rankine (°R), con °R = °F + 459,67 e K = °R × 5/9. Altre scale storiche includono Réaumur (°Ré), Rømer (°Rø), Newton (°N) e Delisle (°D), con conversioni lineari specifiche. Nel plasma e nella fisica delle alte energie, si usa spesso l’elettron-volt: 1 eV ≈ 11.605 K; per la materia QCD si raggiungono anche centinaia di MeV (~1012 K).

Definizioni di temperatura: legge zero, entropia e formalismo termodinamico

La legge zero stabilisce la transitività dell’equilibrio termico: se A è in equilibrio con B e C è in equilibrio con A, allora B è in equilibrio con C. Questo principio consente di definire la temperatura come proprietà condivisa e di costruire termometri e scale.

Dal punto di vista formale, si scrive l’energia interna come U = U(S, V, N), dove S è entropia, V volume e N quantità di materia. Le variabili intensive coniugate sono: temperatura T con S, pressione P (con segno −) con V e potenziale chimico μ con N. In forma differenziale: T = (∂U/∂S)V,N, −P = (∂U/∂V)S,N, μ = (∂U/∂N)S,V. Questa definizione di T collega direttamente temperatura, energia e entropia.

Considerando cicli reversibili (macchina di Carnot), il rendimento massimo dipende solo dalle temperature delle sorgenti calde e fredde: η = 1 − TC/TH. Nei processi reversibili si ottiene dS = dQrev/T, da cui si ricava l’uso dell’entropia come funzione di stato e la base della temperatura termodinamica.

Gas ideali, equipartizione e distribuzione delle velocità

Per un gas ideale classico, l’energia interna U dipende solo da T (non vi sono energie potenziali di interazione). La distribuzione delle velocità è data da Maxwell–Boltzmann e determina come, in un istante, le particelle occupano diversi valori di velocità. Anche se due gas hanno masse molecolari differenti, alla stessa temperatura le loro particelle hanno la stessa energia cinetica media; le più pesanti si muovono più lentamente, le più leggere più rapidamente.

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Nel passaggio da temperature moderate a bassissime, la natura quantistica emerge e si devono considerare effetti come la condensazione di Bose–Einstein, fermioni soggetti al principio di esclusione di Pauli e l’energia di punto zero. Le approssimazioni classiche valgono quando la densità è molto inferiore a 1/λ3, con λ lunghezza d’onda termica di de Broglie.

Zero assoluto, energia di punto zero e “temperature negative”

Il raffreddamento è rimozione di energia dal sistema. Quando non si può più estrarre energia termica, si raggiunge 0 K (−273,15 °C), lo zero assoluto della scala Kelvin. In meccanica quantistica, però, a 0 K rimane l’energia di punto zero, non eliminabile, per cui non esiste immobilità totale delle particelle. In termini pratici, lo zero assoluto è un limite inferiore irraggiungibile per sistemi reali.

Temperature negative in senso “assoluto” sono possibili solo in sistemi speciali fuori dall’equilibrio con spettro di energie limitato superiormente (p.es. inversioni di popolazione). Tali stati non sono “più freddi” di 0 K, bensì più caldi di qualunque temperatura positiva, poiché aggiungere energia può ridurre l’entropia in tali configurazioni. In senso macroscopia quotidiano, invece, “temperature negative” sono soltanto valori sotto zero in una certa scala (p.es. −10 °C).

Temperatura e radiazione: corpo nero, spazio e Sole

Ogni corpo scambia energia anche per irraggiamento. In un ipotetico vuoto privo di radiazione, un termometro irradia la propria energia e si raffredda fino a un limite stabilito dalla zero-point energy. Nel mondo reale, il vuoto è permeato da radiazione: un termometro in orbita, illuminato dal Sole, raggiunge una temperatura di equilibrio quando potenza assorbita e potenza emessa si bilanciano. Considerando un corpo nero sotto l’irradianza solare simile a quella terrestre, si ottiene un equilibrio attorno a ~281 K (~8 °C); albedo terrestre (~30%) ed effetto serra portano la temperatura media superficiale ~288 K (~15 °C).

L’universo è permeato dalla radiazione cosmica di fondo a microonde (CMB), con temperatura di ~2,725 K (misura attuale molto precisa: ~2,72548 ± 0,00057 K). Questa temperatura fissa un “fondo” radiativo con cui ogni corpo molto lontano da stelle e galassie finisce per venire a equilibrio.

Variazioni della velocità del suono, densità e impedenza dell’aria con T

La temperatura dell’aria influenza grandezze come velocità del suono c, densità ρ e impedenza acustica Z. In generale, c cresce con la temperatura, mentre la densità diminuisce. Alcuni valori tipici a pressione atmosferica standard:

  • −10 °C: c ≈ 325,16 m/s, ρ ≈ 1,3413 kg·m−3, Z ≈ 436,1 N·s·m−3
  • 0 °C: c ≈ 331,30 m/s, ρ ≈ 1,2920 kg·m−3, Z ≈ 428,0 N·s·m−3
  • +15 °C: c ≈ 340,31 m/s, ρ ≈ 1,2250 kg·m−3, Z ≈ 416,9 N·s·m−3
  • +20 °C: c ≈ 343,26 m/s, ρ ≈ 1,2041 kg·m−3, Z ≈ 413,3 N·s·m−3

Questi numeri mostrano il trend: scaldando l’aria, le molecole si muovono più rapidamente, il suono viaggia più veloce e la densità cala.

Scambi termici: conduzione, convezione e irraggiamento

Nella conduzione, l’energia si trasferisce tramite collisioni e vibrazioni molecolari senza trasporto netto di materia (tipico dei solidi). Nella convezione, fluido caldo e freddo si rimescolano e trasportano calore con il movimento di massa (tipico di liquidi e gas). Nell’irraggiamento, lo scambio avviene per onde elettromagnetiche e può avvenire anche nel vuoto.

Da un punto di vista energetico, durante gli scambi si possono osservare variazioni di temperatura (calore sensibile) o cambiamenti di fase (calore latente), a pressione data. Parametri come calore specifico, calore latente e capacità termica caratterizzano come un materiale risponde all’apporto o alla sottrazione di energia.

Esempi pratici, sensazioni e “inganni” termici

Il tatto non è un termometro affidabile. Materiali con conducibilità diversa (metallo e legno) a pari temperatura ambientale possono dare sensazioni diverse: il metallo “sembra” più freddo perché estrae calore dalla pelle più rapidamente. Analogamente, toccare la fronte non è un metodo fisicamente corretto per diagnosticare la febbre.

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Per misure riproducibili occorrono strumenti calibrati e scale definite. Il lavoro sperimentale dal Settecento in poi ha consolidato scale e termometri (da Römer a Fahrenheit, Celsius e Kelvin), portando a definizioni operative via punti fissi (come punto triplo dell’acqua) e, oggi, costanti fondamentali (kB).

Record, limiti e nanokelvin

Il limite minimo teorico è 0 K, ma non può essere raggiunto nel mondo reale. Sperimentazioni hanno raffreddato gas atomici nella regione dei nanokelvin: in diversi esperimenti si sono ottenuti valori nell’ordine di centinaia di nK e anche decine di nK. In un noto risultato con atomi di cesio, temperatura ~700 nK è stata dedotta da misure dirette dei moti atomici (velocità dell’ordine di pochi millimetri al secondo).

Sul fronte opposto, temperature altissime sono state realizzate per istanti brevissimi negli acceleratori di particelle. In collisioni di ioni pesanti (es. laboratorio di Brookhaven), si sono raggiunti valori dell’ordine di trilioni di gradi Celsius, sufficienti a formare plasma di quark e gluoni, in cui protoni e neutroni “si fondono” nel brodo primordiale dei loro costituenti.

Termoregolazione e fisiologia

Gli organismi omeotermi, tra cui l’essere umano, regolano la temperatura corporea attorno a un valore ottimale (~36,7 °C) per assicurare cinete e stabilità delle reazioni biochimiche. Temperature molto alte possono denaturare proteine ed enzimi; temperature molto basse rallentano i processi vitali fino a livelli pericolosi. La termoregolazione è quindi cruciale per la sopravvivenza e la performance.

Trasformazioni, scala assoluta e definizioni operative

Un termometro a gas permette di legare direttamente la lettura (P o V) alla temperatura tramite PV = nRT. Impostando un volume fisso e misurando la pressione, o viceversa, si costruisce una scala collegata a T. Il concetto di scala assoluta emerge proprio da qui: poiché P, V e n sono non negativi, T non può risultare negativa su questa scala (Kelvin). Storicamente, il punto triplo dell’acqua è stato fissato a 273,16 K per definire l’unità di temperatura; nella revisione moderna del SI, il kelvin è legato al valore fissato di kB, mantenendo la coerenza con la termodinamica e le misure di alta precisione.

Altre energie e grandezze correlate

La temperatura si interfaccia con molte “energie” della fisica chimica: energia interna, entalpia, energia libera di Gibbs, energia di Helmholtz, potenziale chimico. Nel mondo dei materiali densi si collegano concetti come energia di ionizzazione, elettronegatività, energia di legame e energia di attivazione, mentre per la radiazione contano energia del fotone e flusso (vettore di Poynting). Calore e lavoro sono i canali classici di trasferimento di energia nei bilanci termodinamici.

Conversioni rapide fra scale comuni

Per la pratica quotidiana e didattica, ecco alcune formule utili (già citate) per convertire le scale più usate:

  • Celsius–Kelvin: K = °C + 273,15; °C = K − 273,15
  • Celsius–Fahrenheit: °F = (°C × 9/5) + 32; °C = (°F − 32) × 5/9
  • Fahrenheit–Rankine: °R = °F + 459,67; K = °R × 5/9
  • Plasma/alte energie: T ≈ 11.605 × T

Per altre scale storiche (Réaumur, Rømer, Newton, Delisle) si mantengono relazioni lineari specifiche meno comuni nella pratica moderna, ma ancora interessanti per la storia della metrologia.

La temperatura è il ponte tra mondo macroscopico ed esperienza microscopica della materia: governa scambi di energia, stabilità delle fasi, velocità delle reazioni, vibrazioni, rotazioni e traslazioni delle particelle, legando entropia, energia e ordine in un’unica grande narrativa fisica. Comprendere come si misura, come si converte e come interagisce con proprietà e processi ci permette di leggere la natura con occhi più precisi, dai nanokelvin dei condensati atomici ai trilioni di gradi dei plasmi subnucleari, passando per la vita quotidiana, il clima e la fisiologia.